Slitta a venerdì l’entrata in vigore del Dpcm firmato ieri notte dal premier Giuseppe Conte. Lo ho riferito il presidente del consiglio dei Ministri che, in una una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha illustrato l’ultimo decreto sottoscritto e precisato quali sono le regioni che rientrano nella zona rossa, arancione e gialla (quest’ultima inizialmente definita verde).
Rientrano nella zona rossa, perché considerate a più alto rischio sulla base dei parametri presi in considerazione dal Comitato tecnico scientifico: la Calabria, la Lombardia, il Piemonte e la Valle D’Aosta.
Puglia e Sicilia vengono inserite nella zona arancione (a rischio intermedio). Le altre regioni vengono considerate zona gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, le province autonome di Trento e Bolzano.
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