Negli ospedali campani i giornalisti non possono entrare, ma a raccontare qual è la situazione che si sta vivendo all’interno dei nosocomi da quando l’aumento dei positivi al Covid-19 ha portato a un incremento di ricoveri e alle file davanti ai pronto soccorso ci sta pensando chi sta subendo sulla proprie pelle le falle del sistema.
L’ultima denuncia arriva dai sindacati e riguarda il Cto di Napoli. Fp-Cgil, Cisl, Uil e Fials rivelano le criticità che si stanno riscontrando anche nel presidio ospedaliero dell’azienda dei Colli e chiedono parità di trattamento dei lavoratori del Cto nell’ambito dei “progetti speciali emergenza Covid per il personale sanitario”.
“Si fa presente alla direzione strategica che il pronto soccorso ed i servizi ad esso collegati, da settimane sono stati messi a dura prova dall’aumento dei contagi. Quotidianamente affluiscono decine di pazienti sospetti Covid e, con i posti letto esauriti, restano tutti in pronto soccorso, rendendo complicato il percorso per garantire l’isolamento dei pazienti positivi al Sars-Cov2. In media stazionano 14-16 pazienti al giorno tra casi accertati, in fase di accertamento e pazienti Covid positivi che non si riesce a trasferire per giorni, alcuni per settimane per carenza di posti letto dedicati”, scrivono i sindacati in una lettera indirizzata ai vertici dell’azienda ospedaliera di cui fanno parte anche il Cotugno (ospedale di riferimento in Campania per le malattie infettive) e il Monaldi.
I sindacati del Cto riportano poi che “gli interventi chirurgici urgenti non differibili a pazienti Covid positivi vengono garantiti dal Blocco operatorio e i pazienti nel post-operatorio sono costretti a sostare in sala operatoria in attesa di trasferimento in reparti Covid”.
Dei problemi a trovare posti letto nei reparti ci ha parlato nei giorni scorsi anche il primario del pronto soccorso del Cotugno. “Il problema sono i posti letto. Cioè una volta che abbiamo esaurito i posti letto e l’ospedale è pieno, non possiamo fare niente altro”, aveva dichiarato Nicola Maturo spiegando le file di mezzi che da giorni si formano davanti al pronto soccorso di cui è responsabile. Anche nell’ultimo fine settimana i malati sono rimasti per ore in attesa nelle auto o in ambulanze private incolonnate.
La testimonianza del dottor Maturo acquisisce un peso ancora maggiore se si considera che era stato autorizzato a rilasciare l’intervista in un momento in cui la Regione Campania non vuole giornalisti negli ospedali e continua a sostenere che non ci sono problemi con i posti letto.
“Quando chiamiamo alla centrale operativa la risposta è sempre zero posti liberi”, rivelano i medici impegnati in prima linea nei presidi ospedalieri campani. Ma il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e il bollettino giornaliero dell’Unità di crisi continuano a ribadire che i posti sono disponibili. Oggi 3.160 in degenza e 656 in terapia intensiva, secondo i dati ufficiali riportati dall’ultimo aggiornamento.
🔴COVID-19, IL BOLLETTINO ORDINARIO DELL’UNITÀ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA
Questo il bollettino di oggi:
Positivi…
Pubblicato da Regione Campania su Martedì 17 novembre 2020
Tra le criticità nella gestione dell’emergenza all’interno degli ospedali vi è anche la carenza di personale, che sarebbe la causa dell’inutilizzabilità di posti letto riportati come disponibili dalla Regione.
L’insufficienza di personale aggrava i problemi anche al Cto: “A tutto ciò – scrivono le organizzazioni sindacali – si aggiunge la grave carenza di personale (già ridotto per i trasferimenti al Cotugno) a causa dei numerosi contagi al personale sanitario, che costringe, attraverso ordini di servizio, i lavoratori dell’intero presidio a effettuare ulteriori turni lavorativi in pronto soccorso per sopperire a tale scarsità. Inoltre, si chiede al personale di farsi carico anche dei Tnf (tamponi nasofaringei, ndr) domiciliari ai colleghi risultati positivi al Sars-Cov2″.
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