Fonte foto: Facebook

È l’unica regione che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto rientrare in zona rossa (area ad alto rischio di contagio da Covid19) con le ultime ordinanze sottoscritte, ma ieri l’Abruzzo si è autoproclamato zona arancione.

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha sottoscritto un’ordinanza con cui ha stabilito il passaggio al nuovo colore e quindi l’applicazione delle relative misure restrittive anti-Covid.

In apertura della conferenza stampa convocata questa mattina, Marsilio ha comunicato di aver ricevuto una lettera di diffida dal Governo che definisce dal tono “eccessivo e risibile”. “Ma – dice – io non condivido la posizione del ministro, non comprendo questa applicazione della norma e, soprattutto, ho il dovere di far prevalere le ragioni dell’Abruzzo”.

“Io – sostiene – sin dal 2 dicembre ho scritto al ministro Speranza chiedendogli di valutare l’opportunità di utilizzare una facoltà di deroga che gli concede la legge in un articolo contenuto nel decreto Ristori quater”.

“Abbiamo motivato – prosegue – e argomentato le ragioni che avrebbero consentito questo, e ci siamo ritrovati di fatto con la cabina di regia che riconosce nella sua relazione in maniera positiva il fatto che l’Abruzzo abbia adottato misure anticipate, ma il ministro non ne ha preso assolutamente atto”.

“Noi, ad attendere la burocrazia ministeriale e la tempistica adottata in questo modo, ci ritroveremmo ad essere sottoposti ad una cura eccessiva, che ammazza il paziente”, Marsilio ha motivato così il provvedimento regionale, illustrando perché prima di sabato non avrebbe potuto esserci una nuova ordinanza del ministro.

 

Punto stampa sulla nuova ordinanza.

Pubblicato da Marco Marsilio su Lunedì 7 dicembre 2020

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