Usavano gruppi su Telegram e Whatsapp per scambiare foto e video pedopornografici. Violenze sessuali su minori immortalate e lanciate nella giungla della rete. Nel materiale diffuso on line, scoperti anche abusi su neonati.
Perquisizioni e arresti sono in corso dalle prime luci dell’alba nell’ambito dell’operazione “Luna Park” scattata a conclusione delle indagini eseguite dalla polizia postale di Milano e dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online del servizio polizia postale di Roma.
Sono 432 gli utenti identificati, tra i quali 81 sono italiani. Secondo quanto riporta Adnkronos, un collaboratore universitario napoletano di 71 anni e un 20enne disoccupato di Venezia gestivano i gruppi pedopornografici e si occupavano di acquisire nuovi utenti da ogni parte del mondo.
Sono 159 i gruppi che le attività investigative della polizia postale hanno permesso di individuare. Chi vi accedeva doveva rispettare regole ben precise ai fini della protezione dell’anonimato dei partecipanti. Sono 16 le associazioni a delinquere scovate.
In Italia la maggioranza degli indagati risiede in Campania e in Lombardia, regioni dove gli agenti hanno proceduto con perquisizioni che hanno permesso di sequestrare supporti informatici e di trovare account usati per la richiesta del materiale pedopornografico.
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