In Messico si sta approfondendo il caso di una dottoressa di 32 anni ospedalizzata dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid dell’azienda Pfitzer-BioNtech.
Poco dopo l’applicazione, il medico ha manifestato difficoltà respiratorie, uno sfogo cutaneo, crisi convulsive e riduzione della forza muscolare. È stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva di un ospedale pubblico nello stato di Nuevo Leon.
“La diagnosi iniziale è encefaliomelite”, ha detto il ministro della Salute in un comunicato diramato venerdì. L’encefaliomelite è un’infiammazione del cervello e del midollo spinale.
La @SSalud_mx estudia el caso de la médica que presentó una reacción clínica posterior a la #Vacunación contra la #COVID19
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— SALUD México (@SSalud_mx) January 2, 2021
Nella nota si specifica che la dottoressa è allergica al Trimetroprim-sulfametoxazolo e che non c’è nessuna prova dai test clinici che qualcuno abbia sviluppato un’infiammazione al cervello dopo il vaccino. Le condizioni della dottoressa si sono, ad ogni modo, stabilizzate.
Ad oggi sono 127mila le persone morte in Messico con il Covid-19. Il 24 dicembre scorso il Paese ha iniziato a distribuire il primo giro di vaccini agli operatori sanitari.
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