Conte non guiderà un terzo governo. “Non c’è unanime disponibilità a dare vita a una maggioranza”, è questo l’esito dell’esplorazione eseguita dal presidente della Camera, Roberto Fico. Ora il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà affidare l’incarico a un nuovo premier in grado di mettere d’accordo una maggioranza in Parlamento, o sarà costretto a sciogliere le Camere.
“Le forze politiche presenti in Parlamento conferiscano la fiducia a un Governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica”, è l’appello di Mattarella.
“Conto – ha poi aggiunto – di conferire al più presto un incarico per formare un Governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”. E per domani mattina alle 12 ha convocato l’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.
“Dalle consultazioni al Quirinale era emersa, come unica possibilità di governo a base politica, quella della maggioranza che sosteneva il Governo precedente. La verifica della sua concreta realizzazione ha dato esito negativo”, ha esordito Mattarella nella sua dichiarazione pubblica al Quirinale dopo il colloquio avuto con Fico.
Il presidente Mattarella sottolinea i motivi per cui sarebbe auspicabile non dover ricorrere alle elezioni anticipate. Andare al voto significherebbe tenere il Paese “con un governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi, per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte concrete e rapide ai loro problemi quotidiani”. Ricorda poi l’importanza di evitare assembramenti per contenere il contagio da Covid-19 e una campagna elettorale richiederebbe incontri, assemblee, comizi: “Nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti”, ha affermato.
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