Fonte foto: Pixabay

Gli israeliani oggi votano per eleggere il primo ministro. Il premier uscente, Benjamin Netanyahu, da 12 anni alla guida del governo del Paese, è il candidato favorito negli ultimi sondaggi. Sotto processo dal 2019 per corruzione, frode e abuso di ufficio, Netanyahu con la rielezione potrebbe proporre al parlamento israeliano una legge per ottenere l’immunità, che sarebbe approvata solo con l’occupazione della maggioranza dei seggi a suo favore.

Alle elezioni i candidati a primo ministro avversari di Netanyahu sono Yair Lapid con il partito centrista Yesh Atid e due ex collaboratori, Gideon Sa’ar con New Hope e Naftali Bennett col partito Yamina.

I seggi sono 120 nel parlamento israeliano. Nelle tre elezioni precedenti – di cui l’ultima risale al 2 marzo del 2020 – il premier uscente era riuscito a trovare il supporto in coalizioni che gli hanno garantito la maggioranza in Parlamento. Si è trattato però fino ad ora di formazioni instabili a suo sostegno, tanto che dal 2019 è stato necessario ricorrere per quattro volte alle elezioni.

Alle ultime elezioni del 2 marzo in Israele dilagava il Covid-19. Oggi nel Paese la metà della popolazione risulta immunizzata, il numero dei morti e dei contagiati diminuisce ogni giorno sempre di più e la vita sta ritornando gradualmente alla normalità. Il successo delle campagna vaccinale potrebbe favorire la rielezione di Netanyahu.

Il partito del primo ministro uscente, il nazionalista liberale Likud, dovrebbe riconfermare il suo primato nell’occupazione dei seggi in parlamento. Sulla base degli ultimi sondaggi, circa 30 seggi potrebbero andare al Likud, 10 seggi al partito di Sa’ar, 10 a quello di Bennett e 19 a quello di Lapid.

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