Da inizio pandemia fino a gennaio 2021 l’occupazione in Italia è crollata del 2,5%. Sono 565mila i posti di lavoro in meno da quando è cominciata l’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. In un anno il tasso di occupazione è sceso dell’1,1%. I dati sono quelli elaborati dall’Istat e permettono di rilevare che il crollo non ha scansato nessuno: “Coinvolge uomini e donne, dipendenti (-353mila) e autonomi (-212mila) e tutte le classi d’età”, comunica l’istituto alla vigilia della Festa dei lavoratori. Un calo più marcato è emerso tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35).
Rispetto a febbraio del 2020, il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,4 %. Parallelamente all’aumento della disoccupazione si è registrata una crescita del 35,4% delle persone che cercano un lavoro.
Dopo una crescita straordinaria registrata a marzo 2020, gli inattivi superano ancora le 650mila unità (+ 2%). Una diminuzione si è riscontrata nella fascia di età tra i 15 e 64 anni (-2,1%, pari a -306mila).
Rispetto invece alla situazione dell’ultimo mese, marzo 2021 si è chiuso con una crescita degli occupati dello 0,2% rispetto a febbraio 2021, a fronte di una diminuzione di disoccupati e inattivi. E la crescita ha riguardato in particolare gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni che, invece, sono diminuiti così come le donne e i dipendenti permanenti. Il tasso di occupazione è salito al 56,6% (+0,1 punti). A marzo 2021 si sono ridotte dello 0,8% le persone che cercano un lavoro, e si tratta soprattutto di uomini e di over25, mentre si è osservato un aumento tra le donne e i giovani di 15-24 anni. Il tasso di disoccupazione è sceso al 10,1% (-0,1 punti) ed è salito tra i giovani al 33,0% (+1,1 punti).
Facendo un raffronto tra i dati dell’ultimo trimestre e quelli del trimestre precedente, emerge una diminuzione dell’1,1% nel tasso di occupazione (- 254mila unità) e un aumento del 2,4% di coloro che sono in cerca di occupazione (+59mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1 %, +134mila unità).
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