Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna sono le tre regioni che da oggi sono in zona bianca. Per la Sardegna si tratta di un ritorno, mentre Friuli Venezia Giulia e Molise si tingono di bianco per la prima volta da quando sono state introdotte le zone a colori in base al tipo di restrizioni anti-Covid da rispettare.
Il passaggio dalla zona gialla alla zona bianca è stato stabilito per le tre regioni con un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, tenendo conto dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia del 28 maggio. Tutte le altre regioni e province autonome restano in zona gialla.
Complessivamente, quindi, da oggi le regioni e province autonome così risultato divise tra aree gialla e bianche:
- in area gialla si trovano Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto
- in area bianca sono collocate Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna.
Cosa si può fare in zona bianca
La zona bianca è stata istituita con il decreto legge approvato a gennaio dal Consiglio dei ministri e possono rientrarvi quelle regioni in cui l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.
Nella zona bianca vengono meno tutte le restrizioni anti-Covid previste nelle altre zone, gialle, arancioni e rosse: finisce il coprifuoco, bar e ristoranti riprendono a lavorare con gli orari consueti della categoria e con il servizio al tavolo senza limiti di orario e nelle sale interne.
Permane l’obbligo di indossare la mascherina, di mantenere le distanze di sicurezza interpersonali e di evitare gli assembramenti. Diventa possibile organizzare feste private, cerimonie civili e religiose all’aperto e al chiuso. Riaprono sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Ripartono anche i corsi di formazione. Restano chiuse le discoteche.
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