Sono oltre cento le vittime delle alluvioni che si sono abbattute nelle ultime ore in Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. In parte il maltempo ha interessato anche la la Svizzera. La zona più colpita è stata la Germania occidentale, dove finora si contano circa 100 persone decedute. Una ventina i morti accertati in Belgio, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Annelies Verlinden.
Numerosi ancora i dispersi: in un’area della Germania occidentale sono più di 1300 le persone che ancora non si riescono a rintracciare. I paesaggi sono stati stravolti dalle inondazioni, i centri abitati devastati. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza corrente elettrica.
Le abbondanti piogge hanno determinato l’esondazione di corsi d’acqua e distrutto numerose abitazioni. In alcune zone l’acqua ha raggiunto i 2 metri di altezza e ha trascinato con sé tutto ciò che ha trovato lungo il suo tragitto.
Le immagini giungono da Vievers, una città del Belgio. Così come in #Germania, anche qui l’alluvione ha portato via tutto ciò che ha trovato di fronte, raggiungendo vette di 2m. Ci sono dispersi e una dozzina di vittime, oltre ai danni materiali #Belgique #Belgium #belgiumfloods pic.twitter.com/AUywDhGlwd
— maquelloemario (@maquelloemario) July 16, 2021
In Germania i territori maggiormente devastati sono quelli del distretto di Ahrweiler nella Renania-Palatinato e del distretto di Rhein-Erft nel Nord Reno-Westfalia. A circa 50 km da Colonia, una frana ha travolto la zona di Erfstadt-Blessem. Il bilancio delle vittime aumenta di ora in ora. Le autorità dei Paesi colpiti non riescono ancora a fornire dati chiari.
Il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier ha chiesto di intervenire sul cambiamento climatico: “Solo se affrontiamo con decisione la lotta contro il cambiamento climatico – ha detto – saremo in grado di tenere sotto controllo le condizioni meteorologiche estreme come quelle che stiamo vivendo”.
“L’intensità e la lunghezza di questi eventi ci dà l’indicazione del cambiamento climatico in corso e l’urgenza di agire. L’economia basata sui combustibili fossili è arrivata al suo limite, a spese del pianeta”, ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) irlandese.
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