Hanno ormai preso il controllo di buona parte dell’Afghanistan. Farah è l’ultima città invasa, si trova a occidente. E’ una delle sette province in cui si sono insediati solo negli ultimi giorni i talebani. Venerdì avevano conquistato Zaranj, poi, sabato, Shebergan, e domenica Kunduz, Talogan, Sar-e Pul e Aybak , a nord del Paese. Dopo i combattimenti con l’esercito afghano, hanno occupato gli uffici governativi, incendiato edifici, ucciso. Molti sono i militari in fuga, anche i civili.
Le mire espansionistiche dei militanti del gruppo fondamentalista islamico si stanno sempre più allargando. Da quando le truppe internazionali hanno lasciato il Paese l’invasione dei talebani è diventata inarrestabile. Iniziata nelle aree rurali e in alcune zone di frontiera, si è estesa anche a città più grandi e strategiche. Secondo il Guardian, oggi i talebani controllano circa il 65% del territorio nazionale.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha esortato la comunità internazionale a intraprendere “azioni urgenti” per porre fine ai combattimenti. “Le parti in conflitto – ha affermato in una nota – devono cessare di combattere per evitare ulteriori spargimenti di sangue. I talebani devono cessare le loro operazioni militari nelle città. A meno che tutte le parti non tornino al tavolo dei negoziati e raggiungano un accordo pacifico, la situazione già atroce per tanti afghani peggiorerà molto”.
Secondo varie testimonianze che stanno arrivando dall’Afghanistan, i talebani stanno catturando e uccidendo funzionari governativi. Li decapitano e li impiccano. Delle vere e proprie esecuzioni plateali. Poi devastano case, scuole, ospedali. Vittime di atroci violenze anche molte donne, frustrate e picchiate in pubblico: “Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo cui alle donne e alle ragazze in vari distretti sotto il controllo dei talebani è vietato uscire di casa senza un Mahram, un accompagnatore maschio”, ha detto Bachelet. Molte sono le donne che nelle ultime settimane hanno dichiarato apertamente di essere pronte a combattere in prima linea contro i talebani.
Se vuoi sostenere tell, inviaci una donazione o scrivici a info@tellonline.it per la tua pubblicità sul nostro sito.