Fonte foto: twitter

“In Guinea oggi sono tutti felici”. E il giubilo è evidente tra le strade dei centri urbani più grandi. Persone in strada, carovane di moto, festeggiano dopo la notizia dell’arresto del presidente 83enne Alpha Condé. Il popolo esulta per quella che sembra essere la fine del regime decennale del primo presidente eletto democraticamente nel Paese, un presidente che aveva promesso riforme e, invece, ha portato la Guinea in una crisi economica senza precedenti.

Condé è stato fermato dalle Forze speciali guineane, che hanno poi diffuso la notizia sui social. Il tenente colonnello Mamady Doumbouya ha annunciato l’arresto del presidente e la dissoluzione della Costituzione, delle istituzioni e del governo. Ha poi comunicato la chiusura delle frontiere.

“La situazione sociopolitica e economica del Paese – dichiara in un video Doumbouya – il malfunzionamento delle istituzioni repubblicane, la strumentalizzazione della giustizia, il calpestamento dei diritti dei cittadini, la mancanza di rispetto dei principi democratici, l’eccessiva politicizzazione dell’amministrazione pubblica, lo sperpero finanziario, la povertà e la corruzione endemica hanno portato l’esercito repubblicano a prendersi le sue responsabilità nei confronti del popolo sovrano”. Poi, l’appello all’unità per i “fratelli d’armi”, “al fine – dice – di rispondere alle aspirazioni legittime del popolo della Guinea”. “Noi li invitiamo – aggiunge – a restare ugualmente nelle caserme e a continuare le loro attività sovrane. Noi non rifaremo gli errori del passato”.

Sui social sono state diffuse anche immagini che immortalano Condé seduto su un divano in mezzo ai militari mentre si rifiuta di dire se ha subito maltrattamenti. Il ministero della Difesa guineano in un comunicato ha smentito il colpo di stato, sostenendo che i golpisti prima di dirigersi verso il palazzo presidenziale siano stati respinti dalla “guardia presidenziale, sostenuta dalle forze di difesa e dalle forze di sicurezza”. Presidente della Guinea Konakry dal 2010, Condé era stato eletto per il suo terzo mandato a ottobre scorso.

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