Dal 2 settembre era entrata in vigore in Texas la legge che vieta alle donne di abortire dopo le sei settimane di gravidanza, anche in caso di stupro e incesto. Su ricorso dell’amministrazione Biden, un giudice statunitense ha bloccato temporaneamente la norma, che di fatto rende impossibile l’interruzione di gravidanza.
Il presidente degli Usa, Biden, condannando la nuova legge del Texas aveva sin da subito annunciato che l’avrebbe impugnata. Il giudice distrettuale Robert Pitman ha accolto la richiesta dell’amministrazione Biden di impedire qualsiasi applicazione della legge fino a quando non si deciderà definitivamente sulla sua legittimità.
“Alle donne è stato illegalmente impedito di esercitare il controllo sulla propria vita nei modi tutelati dalla Costituzione”, si legge nel parere del giudice Pitman. “Questa corte – ha affermato – non sancirà un altro giorno di questa offensiva privazione di un diritto così importante”.
Secondo quanto riporta la Bbc, i funzionari texani hanno immediatamente presentato ricorso contro la sentenza, ponendo le basi per ulteriori battaglie giudiziarie.
“La lotta è appena iniziata, sia in Texas che in molti stati del Paese dove i diritti delle donne sono attualmente sotto attacco”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.