In Bielorussia centinaia di migranti provenienti del Medio Oriente hanno tentato di superare a piedi il confine con la Polonia per richiedere asilo politico a Varsavia, ma sono stati respinti dalla polizia.
“Più di 12.000 soldati sono in servizio alla frontiera. Abbiamo alzato lo stato di allerta. Siamo pronti a difendere il confine”, ha detto su Twitter il ministro della Difesa polacco Mariausz Blaszczak.
Na granicy pełni służbę już ponad 12 tys. żołnierzy. Podnieśliśmy stan gotowości @terytorialsi. Wspólnie ze służbami MSWiA jesteśmy przygotowani do obrony polskiej granicy. https://t.co/1HtsNJEsGU
— Mariusz Błaszczak (@mblaszczak) November 8, 2021
“Chiediamo alla Polonia di accettare l’offerta dell’Ue per aiutare le persone vulnerabili in modo ordinato ed evitare un’ulteriore escalation”, ha scritto su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che si è detto “allarmato dalla situazione al confine polacco-bielorusso”. “Il regime bielorusso – ha affermato Sassoli – deve smettere di sfruttare i migranti e i richiedenti asilo per giochi di potere politico”. Si punta, quindi, ancora il dito contro la Bielorussia, che si ritiene stia usando i migranti per fare pressione sull’Unione Europea per le sanzioni che gli ha imposto.
Alarmed by the situation at the Polish-Belarusian border. The Belarusian regime must stop exploiting migrants and asylum seekers for political power games.
We call on Poland to accept the EU’s offer to help vulnerable people in an orderly manner and prevent a further escalation.
— David Sassoli (@EP_President) November 8, 2021
La Polonia ha eretto una barriera di filo spinato per impedire l’ingresso dei migranti dalla Bielorussia. E a ottobre scorso il suo ministro dell’Interno ha annunciato che si procederà anche a un suo rafforzamento con una barriera solida. Ma la Polonia è solo uno dei tanti Paesi dell’Unione Europea che hanno scelto la via dei muri per impedire l’ingresso ai migranti.