“No alla dittatura sanitaria, no al precariato” è il coro unanime che si è levato dalla piazza di Napoli. In diverse città italiane è un altro sabato di manifestazioni. A Napoli a lanciarla è il movimento dei disoccupati “7 novembre” e ad aderire sono movimenti di sinistra.
“La nostra piazza è diversa, perché pone al centro le questioni sociali”, dice uno dei manifestanti al microfono. Il serpente umano che marcia nelle vie del centro è rosso. Ci sono i Si Cobas, con gruppi arrivati anche da Piacenza, ci sono i centri sociali, i collettivi studenteschi. Circa un migliaio le persone partite da piazza Garibaldi con striscioni e bandiere.
Alla vigilia della manifestazione gli organizzatori avevano comunicato che la questura aveva consentito solo un presidio statico, limitazione permessa dalla direttiva del ministro Lamorgese. Il corteo invece è partito. A piazza del Plebiscito il culmine del corteo, davanti alla prefettura.
* articolo di Agata Marianna Giannino