Gli hanno vietato il lavoro, gli hanno vietato la scuola. Ora in Afghanistan i talebani alle donne vietano anche di viaggiare senza un parente maschio. L’ordinanza è stata emessa domenica dal ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio e va ad allungare l’elenco delle proibizioni disposte per il gentil sesso.
Il provvedimento stabilisce che le donne che viaggiano per più di 72 km devono essere accompagnate da un membro stretto della famiglia di sesso maschile. Raccomanda poi ai proprietari di veicoli di non concedere un passaggio a donne senza copricapi islamici o coperture sul viso. Vieta, inoltre, la riproduzione di musica nei mezzi.
Con la presa del potere i talebani avevano assicurato una maggiore apertura nei confronti delle donne rispetto al passato. “Le nostre sorelle potranno beneficiare dei loro diritti. Potranno svolgere attività in diversi settori e aree diverse, sulla base delle nostre norme e regolamenti, dell’istruzione, della salute e di altre aree, e faranno parte del governo. Lavoreranno con noi, e vorremmo rassicurare la comunità internazionale che non ci sarà alcuna discriminazione contro le donne”, aveva detto il portavoce dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, Zabihullah Mujahid, nella sua prima conferenza stampa. Le promesse sono state smentite con il passare del tempo.
La maggior parte delle scuole secondarie resta chiusa alle ragazze e gli insegnanti sono uomini. Alla maggioranza delle donne è stato vietato il lavoro. Il mese scorso alle donne è stato proibito di apparire in fiction televisive, e alle giornaliste e conduttrici è stato ordinato di indossare il velo in televisione.
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