Dal primo febbraio scatta in Italia l’obbligo di green pass per entrare in banca, negli uffici pubblici e nei negozi. Sarà, quindi, necessario, essere vaccinati, guariti dal Covid19 o avere un tampone negativo (antigenico o molecolare) per l’accesso a tali esercizi. Con un Dpcm firmato ieri dal premier Draghi è stato specificato quali sono le attività escluse da quest’obbligo: il green pass non sarà necessario per l’ingresso in negozi alimentari e di beni di prima necessità, per andare dal veterinario, per le attività sanitarie, di giustizia e di sicurezza personali.
In particolare, il provvedimento elenca nel dettaglio le attività commerciali al dettaglio dove non servirà il certificato verde: esercizi specializzati o non specializzati nella vendita di prodotto alimentari e bevande (si esclude il consumo sul posto), farmacie e parafarmacie, commercio al dettaglio di prodotti surgelati, di animali domestici e prodotti per animali, di carburante, di articoli igienico-sanitari, di articoli medicali ed ortopedici in esercizi specializzati, di materiale per ottica, di combustibile per uso domestico e riscaldamento.
L’obbligo di green pass per entrare nei negozi è stato stabilito con il decreto legge approvato il 5 gennaio scorso. Il provvedimento ha stabilito anche l’obbligo di green pass per andare dal parrucchiere, dall’estetista e in tutti quelle attività che offrono servizi alla persona, già entrato in vigore da due giorni.
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