“Il Sosia” di Fëdor Dostoevskij è un libro che è fuori dal tempo. Il manifestarsi di conflitti psichici si è verificato in ogni epoca e in ogni luogo, e a lungo l’uomo si è interrogato su quale fosse l’origine dei disturbi mentali. Fin quando esisteranno uomini tormentati, ossessionati, uomini capaci di far emergere meschinità dal profondo del proprio cuore, questo romanzo, che dalla Russia esce dai suoi confini per arrivare ai lettori di tutto il mondo, vale la pena di essere ancora letto.
Il “Sosia” di Fëdor Dostoevskij è il libro di cui abbiamo deciso di parlarvi nel nostro primo appuntamento con la letteratura russa e ucraina in formato video-pillole. Alla censura abbiamo deciso di rispondere con la diffusione della cultura. Unisciti a noi in questa forma di resistenza.
- Leggi anche la nostra recensione: Il Sosia, il romanzo sull’amor proprio e la paura di se stessi
Non perderti il nostro secondo appuntamento con le opere di autori russi e ucraini: mercoledì 18 maggio parleremo di un libro di Gogol’, autore nato nel 1809 a Velyki Soročynci, città parte del territorio ucraino all’epoca sotto il controllo dell’impero russo. Gogol’, conclusi gli studi a Nižyn, nel 1828 si trasferì a Pietroburgo.
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