Fonte foto: Defence of Ukraine

“Le forze russe attualmente occupano circa il 20% del territorio ucraino”. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, al parlamento lussemburghese. Ha poi affermato che l’Ucraina ha avuto “un certo successo” nelle battaglie nella città orientale di Sievierdonetsk. “La situazione lì è la più difficile ora. Proprio come nelle città e nelle comunità vicine: Lysychansk, Bakhmut e altri. Molte città – ha affermato – stanno affrontando un potente attacco russo”.

La battaglia resta concentrata a Est e si estende per oltre 1000 Km. I numeri sono quelli riferiti dal presidente ucraina mentre la guerra entra nel suo 100esimo giorno. A Lysychansk  l’Ucraina detiene ancora un controllo parziale della città. Molti edifici sono stati distrutti dai bombardamenti. Il capo dell’amministrazione militare-civile della città, Oleksandr Zaika, ha affermato che 20.000 persone sono rimaste in città, sulle 97.000 che la popolavano prima della guerra.

Secondo il ministero della Difesa del Regno, la Russia ha preso il controllo della maggior parte di Sieverdonetsk, una città chiave dell’Ucraina orientale. Secondo Serhiy Haidai, governatore della regione di Luhansk, circa 800 persone, compresi bambini, si nascondono sotto la fabbrica chimica Azot.

Da un rapporto di intelligence pubblicato dal ministero della Difesa britannico emerge che la Russia controlla oltre il 90% di Luhansk e che sta ora ottenendo un successo tattico nel Donbass.

Nell’elaborato si afferma che le forze russe, dopo che non sono riuscite a prendersi Kiev, hanno concentrato gli sforzi sul Donbass, dove ora sembra che stiano prevalendo sull’opposizione ucraina. Tuttavia, rispetto al piano originario della Russia, “nessuno degli obiettivi strategici è stato raggiunto”.

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