Ai ballottaggi delle elezioni amministrative in Italia, molti Comuni sono andati al centrosinistra. Il risultato più atteso era probabilmente quello di Verona, dove il voto ha stabilito che sarà sindaco l’ex calciatore Damiano Tommasi che, con il 53,4% dei consensi, ha avuto la meglio sul sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Fratelli d’Italia e dalla Lega. Tommasi toglie al centrodestra una città che governava dal 1994 (escludendo la parentesi centrosinistra dal 2002 al 2007).
Al secondo turno il centrosinistra ha sfilato al centrodestra non solo Verona tra i capoluoghi: anche Alessandria, Catanzaro, Monza e Piacenza. Nell’unico capoluogo di regione al voto, Catanzaro, Nicola Fiorita ha vinto contro ogni attesa con il 58,24% dei voti. Al primo turno aveva ottenuto il 31,71 % dei voti, contro il 44,01% di Valerio Donato, candidato del centrodestra monco del supporto di Fratelli d’Italia.
Il centrodestra invece ha spodestato il centrosinistra solo a Lucca, dove governava da 10 anni. Decisivo per la vittoria di Mario Pardini (51,03% dei voti) è stato l’apparentamento con Fabio Barsanti, ex attivista di CasaPound che si era candidato a sindaco con ItalExit conquistando il 9,46 % dei voti. Al primo turno infatti Pardini aveva ottenuto il 34,35% di preferenze contro il 42,65% dell’avversario Francesco Raspini, assessore ai Lavori pubblici.
A Cuneo è stato eletto il primo sindaco donna della città: con il 63,31% delle preferenze, Patrizia Manassero, ex senatrice del Pd, ha battuto il candidato del centrodestra, Franco Civallero, imprenditore ed ex vice presidente della Bre Banca Lannutti Cuneo. Manassero subentrerà al centrista Federico Borgna, che era sostenuto anche dal Pd.
Anche per il ballottaggio l’affluenza alle urne è stata molto bassa: del 42,20%. Più bassa di quella registrata al primo turno, del 54,11%.
Per conoscere i risultati elettorali di tutti i comuni al voto: elezioni.interno.gov.it/comunali
