Saluti a tutti voi, amici lettori.
Oggi faremo insieme un’altra classica ricetta della domenica napoletana, ma con una cottura speciale e, come al solito, veloce e poco dispendiosa: la “Genovese” con cottura in pentola a pressione.
Non so voi, ma io uso spesso la pentola a pressione, per velocizzare tantissime ricette come i legumi (ceci, fagioli), brodo di pollo e di carne oppure anche quello vegetale che a volte improvviso nelle fredde sere d’inverno, il roastbeef, e tantissime altre pietanze che normalmente necessitano di tempi di cottura prolungati. Naturalmente, vi consiglio di sceglierne una di buona qualità perché essendo a pressione deve avere un buon sistema di sicurezza per le valvole.
Dopo queste premesse passiamo alla ricetta. Questi gli ingredienti per circa 4/5 persone:
2 kg di cipolle (ramate o rosse tipo Tropea)
1kg di carne mista tipo quella per il ragù (muscolo, tracchia, gallinella, nervi), poi chiaramente è tutta vostra la scelta, in base alle preferenze
100 gr di gambetto di prosciutto crudo
1 carota piccola
Una costa di sedano
Prezzemolo e basilico
Olio extravergine di oliva
Sale
Circa 6/7 pomodorini da sugo tipo pixel o Piccadilly
Parmigiano reggiano grattugiato
Pepe q.b.
Un po’ di latte
Un bicchiere di vino bianco o rosso secco
380 gr di pasta corta, a scelta tra penne, rigatoni, paccheri o i tradizionali mezzani o candele spezzate
Innanzitutto spelliamo e laviamo le cipolle, tagliamole a metà e facciamole a fette, riempiamo il lavabo di acqua, aggiungiamo del latte, circa mezzo litro, e mettiamo a bagno le cipolle per almeno mezz’ora tenendone giusto un pugno da parte. Questa operazione non è indispensabile ma servirà per togliere l’acidità delle cipolle e renderle più leggere.
Nel frattempo, prendere una pentola larga e alta e aggiungere abbondante olio, mettere la manciata di cipolle tenute da parte, la carota e il sedano tritati, e far soffriggere su fuoco medio fino a doratura. Aggiungere a questo punto i pezzi di carne e girate di tanto in tanto fino a far dorare tutti i lati.
Trascorsa la mezz’ora sciacquare bene le cipolle e mettere nella pentola a pressione senza aggiungere acqua. Chiudere e mettere su fiamma vivace fino al fischio. A questo punto, abbassare il fuoco al minimo e mettere il timer a 20 minuti. Quando la carne sarà dorata da tutti i lati, aggiungere il bicchiere di vino e alzare la fiamma per far evaporare. Una volta evaporato il vino spegnere il fuoco.
Trascorso il tempo del timer spegnere il fuoco e attendere che si abbassi la valvola di sicurezza o comunque accertarsi che non vi sia vapore all’interno della pentola. Aprirla e mettere all’interno i pezzi di carne, richiudere e mettere di nuovo sul fuoco per almeno 10 minuti. Intanto riprendere la pentola dove abbiamo fatto soffriggere la carne e mettervi all’interno il gambetto, il prezzemolo e i pomodorini facendo cuocere per dieci minuti a fiamma bassa.
Trascorso il tempo, ripetere l’operazione di apertura della pentola a pressione. Trasferire la carne e le cipolle con il loro liquido nell’altra pentola, salare e ultimare la cottura a fiamma bassa fino a completo assorbimento del liquido. Dovrà risultare cremosa e senza acqua.
Quando spegnete, aggiungete il basilico e tenete leggermente coperto. Cuocete la pasta e condite con il sugo delle cipolle, pepate e coprite con il sugo e il parmigiano grattugiato a cascata!
Vedrete che nonostante i vari passaggi ci vorrà la metà del tempo che normalmente ci vorrebbe per prepararla. Pensate che io ho cominciato a prepararla alle 11 e l’ ho spenta alle 13.30, facendo nel frattempo altre cose in casa. Comodo, no?
Fatemi sapere i vostri pareri e buona Genovese a tutti!
P.s.: come digestivo abbiamo bevuto un liquore dolce alle erbe comprato a Palma di Maiorca. Se vi trovate lì, vi consiglio di comprarlo perché è davvero buonissimo e potete scegliere se preferite il misto, il secco o il dolce.
il pomodoro nella genovese equivale all’ananas sulla pizza o alla carbonara con la fesa di tacchino. ho la pelle d’oca.