L’emergenza maltempo in Emilia Romagna non dà tregua. La regione è in ginocchio, mai così tanta pioggia in due settimane. Dopo le alluvioni degli scorsi giorni, la parte nord orientale dell’Italia torna a fare i conti con l’allerta rossa e i danni incalcolabili che ne conseguono. Nove vittime, incerto il bilancio dei dispersi, più di 13mila sfollati, circa 50mila case senza energia elettrica e linea telefonica, oltre 250 frane, 24 Comuni allagati e tutti i fiumi esondati: sono questi i numeri da capogiro della drammatica situazione che si registra nella regione, da Bologna a Riccione.

Al lavoro, senza sosta, i soccorritori, che invitano la popolazione ad effettuare esclusivamente spostamenti urgenti ed a ripararsi nelle proprie case se non invase dall’acqua. Anche la viabilità è compromessa con la Via Emilia e l’A14 chiuse perché non percorribili ed il traffico ferroviario è in tilt con treni in ritardo e cancellati sull’Adriatica.
E’ stato d’emergenza. Nel pomeriggio di mercoledì è salito a 9 il numero delle vittime: 7 persone hanno perso la vita in provincia di Forlì-Cesena e un uomo nel ravennate è rimasto intrappolato in auto in un sottopasso tra Solarolo e Castel Bolognese. L’altra vittima è di San Lazzaro di Savena, nel bolognese, si tratta di un uomo deceduto dopo essere caduto in un pozzo mentre cercava di far defluire l’acqua che aveva invaso la sua proprietà.

Il sostegno delle Istituzioni

Nella mattinata di mercoledì il presidente Mattarella attraverso una telefonata al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini ha espresso vicinanza e solidarietà alle comunità emiliano-romagnole colpite dall’emergenza maltempo e il cordoglio per le vittime. “A pochi giorni dal triste anniversario della prima scossa di terremoto del 2012 – ha dichiarato il Governatore dell’ Emilia Romagna – non esito a dire che siamo di fronte a un altro terremoto per la portata dei danni del maltempo”, così Bonaccini durante una conferenza stampa nella sede della protezione civile regionale con il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Per martedì 23 maggio è in programma un Consiglio dei Ministri sull’emergenza maltempo ed intanto il premier Giorgia Meloni fa sapere: “Massima disponibilità ad aiutare l’Emilia Romagna”. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, intervenuto alla conferenza stampa nella sede del Dipartimento ha dichiarato che ci sarà un’ estensione alla provincia di Rimini dello stato d’emergenza già deliberato due settimane fa e proporrà un’ulteriore risorsa a disposizione della Emilia Romagna di 20 milioni di euro, somma che si aggiunge ai 10 milioni già deliberati lo scorso 4 maggio. In futuro situazioni simili potrebbero intensificarsi secondo gli esperti.

Le cause

Sul portale 3bMeteo vengono descritte le possibili cause di quanto sta interessando l’Emilia Romagna. Protagonista di questo evento drammatico sarebbe un ciclone mediterraneo insolitamente intenso per il mese di maggio. Nato sulle coste del Nord Africa, dopo avere attraversato la Sicilia dove, nel palermitano, ha generato nubifragi ed allagamenti nei giorni scorsi, è risalito verso il centro nord ed in Emilia Romagna le precipitazioni sarebbero state ulteriormente esasperate dal cosiddetto ‘effetto stau’: le correnti di grecale, ricche di umidità, si sarebbero scontrate con il contrafforte appenninico scaricando ingenti quantità di pioggia in modo costante nelle stesse zone.

Il ciclone si è poi praticamente fermato nel Centro Italia e i forti venti di bora sulla costa con mare agitato hanno ostacolato anche il deflusso delle acque dall’Appennino verso l’Adriatico: eventi che avrebbero aggravato la già non facile situazione. In 36 ore, tra martedì e mercoledì, sarebbe stata più che doppiata la pioggia dell’intero mese di maggio nella zona tra il bolognese e la pianura romagnola. In Appennino si sono registrati picchi di oltre 200mm ad Imola, Faenza, Cesena e Forlì, praticamente la pioggia di tre mesi condensata in un giorno e mezzo. Lì, terreni oramai saturi, completamente intrisi d’acqua a causa delle precipitazioni di qualche giorno fa, non hanno retto alla nuova ondata di maltempo ed il danno supplementare è risultato incontenibile.

Gli appelli

Laura Pausini, Simona Ventura e Samuele Bersani sono alcuni dei vip originari di quelle zone che si stringono alle comunità romagnole in queste drammatiche ore.

Le previsioni

Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, in programma per il prossimo weekend, è stato annullato, come annunciato dal presidente dell’Aci e vicepresidente Fia, Angelo Sticchi Damiani. “Una tragedia questa alluvione, dobbiamo garantire la sicurezza e non creare oneri aggiuntivi per le autorità”, ha dichiarato il presidente e Ad della F1 Stefano Domenicali.

Anche giovedì 18 maggio è allerta rossa in Emilia Romagna. Ci dovrebbe essere una tregua nelle precipitazioni ma l’attenzione resta altissima ai fiumi per il rischio di nuove esondazioni.

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