La sinistra ha vinto le elezioni in Francia. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP), che riunisce il Partito Socialista, il partito ecologista Europe Écologie Les Verts e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon ha ottenuto 182 seggi. Il partito di estrema destra, il Rassemblement National, non è riuscito a confermare il largo successo ottenuto al primo turno.
Domenica 7 luglio si è svolto il turno di ballottaggio delle elezioni legislative per il rinnovo dell’Assemblea nazionale. L’affluenza è stata da record: a chiusura dei seggi si è attestata oltre il 67% sui 49,3 milioni di aventi diritto, non accadeva dal 1981.
Ad annunciare la mobilitazione storica dei francesi, già il numero record di 3,2 milioni di deleghe al voto registrate negli scorsi giorni in vista del secondo turno e la forte affluenza dei francesi residenti all’estero, che hanno votato online.
Le elezioni per decidere la nuova composizione della camera bassa del Parlamento si sono tenute in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura – prevista per il 2027 – perché indette dal Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, in seguito al deludente risultato della sua coalizione di governo (Ensemble) alle ultime elezioni europee.
Dopo i dati emersi dal turno del 30 giugno, i giochi sembravano quasi decisi: si contavano i seggi mancanti a Le Pen per la maggioranza assoluta. Poi al ballottaggio un clamoroso colpo di scena ha ribaltato il finale di uno degli appuntamenti elettorali più importanti della storia francese. Dopo il turno del 30 giugno, che ha fatto registrare la vittoria del Rassemblement National (RN) – partito di estrema destra di Marine Le Pen e Jordan Bardella alleato con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani – con il 33.15% dei consensi, al turno di ballottaggio è scivolato al terzo posto. La sinistra (NFP) ha ottenuto, infatti, il maggior numero di consensi, seconda è risultata la coalizione centrista del presidente Emmanuel Macron e solo terzo il partito di Marine Le Pen.
La vittoria senza maggioranza
Il Nuovo Fronte Popolare (Nfp), che raggruppa i principali partiti della sinistra (gauche francese), dopo il secondo turno delle elezioni legislative in Francia, ottiene 182 deputati affermandosi come prima forza, nonostante non abbia raggiunto i 289 seggi necessari per la maggioranza assoluta. Ensemble, la maggioranza presidenziale uscente, non è crollata, come si prevedeva: pur incassando una sconfitta (che segue la delusione alle europee), ottiene 168 seggi piazzandosi al secondo posto. Mentre il Rassemblement National ed i suoi alleati – grandi sconfitti – può contare su 143 deputati dei 577 che compongono l’Assemblea. I Républicains, nonostante l’uscita del presidente Eric Ciotti, che si è accordato con il Rassemblement National, resterebbero pressoché stabili: 63 seggi a loro, contro i 62 della Camera uscente.
Il rebus sul nuovo governo interesserà i prossimi giorni, adesso si fanno i conti con i numeri espressi dalle urne. Il 18 luglio i nuovi componenti dell’Assemblea dovranno eleggere il Presidente della Camera ed allora si capirà se potranno esserci coalizioni.
I commenti dopo i primi risultati
“La marea continua a salire, la nostra vittoria è solo rimandata”, così la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, al canale tv Tf1 commentando a caldo le elezioni legislative con il blocco repubblicano che ha fermato la destra.
Il “blocco centrista è vivo”, è stato il commento dell’entourage del presidente Emmanuel Macron. Il presidente tuttavia ha invitato alla prudenza, spiegando che i risultati non rispondono alla domanda su “chi debba governare”, non garantiscono di poter creare “una coalizione coerente”.
Jean-Luc Mélenchon, il capo de La France Insoumise – che nel Nfp, secondo i calcoli di Le Monde, è il gruppo più rappresentato con 74 eletti ai quali si aggiungono 3 “dissidenti” del partito – non ha tardato a farsi sentire, rivendicando il governo: “Siamo pronti. Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”. “Abbiamo ottenuto un risultato che ci dicevano fosse impossibile”, ha commentato Melenchon, “la volontà del popolo venga rigorosamente rispettata”.
Notte di festa e di scontri
Alla diffusione dei primi exit poll il popolo della gauche si è riversato in strada, a Parigi, per festeggiare una vittoria tanto bella quanto inaspettata. A Place de la République ci sono stati scontri violenti. La polizia avrebbe anche effettuato cariche contro i manifestanti. Le Figaro attraverso i suoi cronisti sul posto ha fatto sapere che le prime cariche della polizia sarebbero avvenute a est di Place de la République, nei confronti di gruppi di individui incappucciati che cercavano di provocare gli agenti. Arredi urbani sono stati dati alle fiamme e sono stati lanciati fuochi d’artificio.
Anche in altre città francesi sono stati segnalati disordini: a Nantes un poliziotto è rimasto ustionato al braccio per il lancio di una bottiglia molotov da parte dei manifestanti, ed a Lione, dove gruppi di manifestanti hanno circolato indossando passamontagna nelle strade del centro.