Questa mattina Mosca è stata teatro di un violento attentato terroristico in cui sono stati uccisi il generale Igor Kirillov ed il suo vice, identificato dal sito Rbc-Ukraine come Ilya Polikarpov. In viale Ryazansky, a circa 6,5 chilometri ad est del Cremlino, un violento scoppio ha scosso l’alba nel distretto sud-orientale della capitale. L’esplosione sarebbe stata provocata da un ordigno azionato a distanza, un esplosivo realizzato con circa un chilo di tritolo collocato su un monopattino all’ingresso di un edificio residenziale.
Appena poco dopo il tragico fatto, in rete è apparso un video molto chiaro in cui si vedono il generale ed il suo assistente nell’istante esatto in cui è avvenuta l’esplosione. Nella registrazione, rilanciata anche da Ukrainska Pravda, i due escono da un palazzo quando fuori è ancora buio: non appena entrambi sono all’esterno della porta avviene lo scoppio ed il monopattino vola in aria.
Ще одне відео безпосередньо підриву російського генерала Кіріллова в Москві pic.twitter.com/6uLolCQS2d
— Українська правда ✌️ (@ukrpravda_news) December 17, 2024
Kirillov, nato il 13 luglio 1970 a Kostroma, una città fluviale nella Russia occidentale, aveva 54 anni e dal 2017 era a capo delle truppe russe per la protezione dalle radiazioni, dagli agenti chimici e biologici. Si tratta del più alto ufficiale assassinato in patria, secondo le autorità russe che non escludono di rivedere nei prossimi giorni i protocolli per la sicurezza degli ufficiali dell’esercito.
La rivendicazione di Kiev
Sospettato da SBU di aver ordinato l’uso di armi chimiche contro le forze di difesa ucraine, proprio ieri, Kirillov è stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino per l’uso di armi chimiche vietate nel paese. Secondo le forze dell’ordine, su ordine di Kirillov, dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina, in oltre 4.800 casi sarebbero state utilizzate armi chimiche da parte del nemico. Il generale assassinato era sospettato di aver fatto ricorso all’agente tossico soffocante cloropicrina ed è diventato famoso anche per aver contribuito allo sviluppo del sistema lanciafiamme pesante TOS-2 Tosochka.
È di oggi la notizia che, secondo una non meglio precisata fonte, come riportano il Kyiv Independent e l’Afp, l’attentato sarebbe proprio un’operazione del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. “Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo completamente legittimo poiché ha dato ordine di usare armi chimiche proibite contro l’esercito ucraino. Una fine così ingloriosa attende tutti coloro che uccidono ucraini. La punizione per i crimini di guerra è inevitabile”, lo ha dichiarato una fonte ucraina a Rbc.
La condanna russa
Alexander Bastrykin, a capo del Comitato Investigativo russo, ha ordinato che l’ufficio centrale del comitato prenda sotto controllo speciale le indagini. Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha affermato che la leadership ucraina dovrà affrontare un’imminente vendetta per l’uccisione di Kirillov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti. “Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare, Kiev lancia attacchi codardi e spregevoli in città pacifiche”, ha dichiarato Medvedev.