La Cdu, partito di centrodestra, ha vinto le elezioni parlamentari in Germania. Il leader Friedrich Merz, probabile futuro cancelliere, in un incontro con la stampa ha ringraziato i 40 milioni di elettori che hanno votato per loro e ha parlato di un risultato eccezionalmente buono, esprimendo soddisfazione per le crescita del partito, che ha ottenuto 3 milioni di consensi in più rispetto alle elezioni del 2021.

Merz ha annunciato che formerà un governo entro Pasqua, quindi entro la metà di aprile. Il suo partito incontrerà nei prossimi giorni i socialdemocratici, l’auspicato partner per una coalizione di governo. Merz spera in colloqui “costruttivi, buoni e rapidi” con la Spd: “Il mondo non ci aspetterà”, ha detto, sottolineando la necessità di trovare quanto prima una soluzione per non restare indietro negli affari internazionali, che stanno procedendo a ritmo serrato.


I seggi del Bundestag (il parlamento tedesco) sono 630. La Cdu ne ha conquistati 164 e l’alleato Csu 44. Ai socialdemocratici di Spd ne andranno 120. Insieme, quindi, raggiungerebbero la maggioranza assoluta in parlamento. L’accordo però non è scontato: c’è chi all’interno di Spd esprime scetticismo per le posizioni dure assunte da Merz sull’immigrazione, in particolare dopo gli ultimi episodi violenti che si sono verificati in Germania, i cui protagonisti sono stati soggetti di origine straniera.

Alla stampa ha poi espresso preoccupazione per i risultati ottenuti dall’Afd (il principale partito dell’ estrema destra tedesca), arrivato secondo alle elezioni, conquistando 152 seggi, con voti raddoppiati in termini percentuali: “Un vero e proprio campanello d’allarme per i partiti politici di centro in Germania, affinché trovino soluzioni condivise”, ha dichiarato.

Nell’elencare ai giornalisti le questione urgenti su cui lavorerà il suo governo, ha detto che su tutte ad avere priorità assoluta saranno la politica estera e la sicurezza. “Soprattutto dopo le dichiarazioni da Washington della scorsa settimana, è chiaro che noi europei dobbiamo essere in grado di agire molto rapidamente”, ha affermato Merz. In secondo luogo, ha parlato di immigrazione, poi della situazione economica del Paese, insistendo sul fatto che bisogna “preservare i posti di lavoro industriali in Germania”.

La Germania viene da 3 mesi di incertezza, sotto il governo di un Esecutivo a cui mancava il sostegno del parlamento e per l’impopolarità del cancelliere uscente Scholz. Un’incertezza vissuta in un momento molto delicato a livello internazionale, con una politica in fibrillazione dopo la vittoria negli Stati Uniti di Trump che sembra stia puntando a escludere l’Europa dalle trattative di pace in Ucraina. “Tutti i segnali che riceviamo dagli Stati Uniti indicano che l’interesse per l’Europa sta chiaramente diminuendo, e la volontà di essere coinvolti in Europa sta diminuendo”, ha dichiarato, sostenendo però che “America First” non deve necessariamente significare “solo l’America”: se le relazioni Ue-Usa dovessero peggiorare, “non andrebbe a discapito solo dell’Europa, ma anche dell’America”.

E sulla politica europea sembra non avere dubbi, Merz, affermando che per rispondere alla sfida il messaggio “deve essere molto chiaro: l’Europa è unita”. Intervenendo sui colloqui tra Stati Uniti e Russia poi ha espresso chiaramente quale ritiene che debba essere la posizione dell’Europa: ha affermato che qualsiasi accordo raggiunto senza l’Ucraina sarebbe “inaccettabile”, sia per l’Ucraina che per l’Europa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here