Erano arrivate in Oman per continuare a studiare, perché in Afghanistan con il ritorno dei talebani non gli era più permesso. Sono circa 80 donne che ora rischiano di essere rimpatriate: le loro borse di studio, finanziate dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid), sono state bloccate a causa del congelamento dei programmi di aiuti esteri da parte dell’amministrazione Trump. Si tratta per lo più di donne ventenni che stavano frequentando corsi di laurea nell’ambito di un programma iniziato nel 2018 per le donne afghane.

Secondo quanto riporta la Bbc, che dice di aver visionato le lettere, alle studentesse sarebbero state inviate delle e-mail per comunicare la sospensione delle borse di studio a causa della conclusione del programma e dei finanziamenti Usaid.

Quando i talebani ritornarono al potere in Afghanistan, circa quattro anni fa, molte di loro avevano continuato gli studi nelle università afghane, fino a dicembre 2022, quando i talebani hanno vietato l’istruzione superiore alle donne. Furono quindi costrette a scappare in Pakistan e grazie all’Usaid, che ha fornito un aiuto affinché gli fossero rilasciati dei visti per l’Oman, arrivarono in Oman tra ottobre e novembre del 2024 per poter proseguire gli studi grazie alle borse di studio vinte nel 2021.

In apertura del del sito internet dell’Usaid si legge un messaggio che annuncia la drastica riduzione di personale dell’agenzia partita il 23 febbraio scorso: “A partire dalle 23:59 EST di domenica 23 febbraio 2025, tutto il personale assunto direttamente dall’USAID, ad eccezione del personale designato responsabile di funzioni critiche per la missione, leadership di base e/o programmi appositamente designati, sarà posto in congedo amministrativo a livello globale. Contemporaneamente, l’USAID sta iniziando ad attuare una riduzione del personale che interesserà circa 1.600 dipendenti dell’USAID in servizio negli Stati Uniti”. Sul personale all’estero poi comunica: “Per il personale all’estero, USAID intende un programma di viaggio di ritorno volontario finanziato dall’Agenzia e altri benefici. USAID si impegna a mantenere al sicuro il suo personale all’estero. Fino al suo ritorno a casa, il personale manterrà l’accesso ai sistemi dell’Agenzia e alle risorse diplomatiche e di altro tipo”.

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