Dopo i colloqui che si sono tenuti ieri in Arabia Saudita, Stati Uniti e Ucraina sembra che abbiano raggiunto un accordo sulla proposta per un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina. “Siamo d’accordo. E se i russi sono d’accordo, il silenzio entrerà in vigore proprio in quel momento”, ha detto Zelensky a margine dell’incontro.
Marco Rubio, il segretario di stato americano, dopo le negoziazioni tra funzionari statunitensi e ucraini in Arabia Saudita, ha dichiarato ai giornalisti a Gedda: “Se loro (la Russia, ndr) dicono di no allora purtroppo sapremo qual è l’ostacolo alla pace qui”. “Gli ucraini – ha detto – sono pronti a fermare i combattimenti, sono pronti a fermare le sparatorie, sono pronti a sedersi al tavolo”. Ora la palla passa quindi alla Russia, con cui gli americani avranno oggi un incontro.
Sui termini dell’accordo non si hanno ancora informazioni precise. Nel suo video serale Zelensky, ieri, ha affermato che gli Stati Uniti hanno proposto di adottare un cessate il fuoco provvisorio completo, fermando gli attacchi (missilistici, con droni e bombe) non solo nel Mar Nero ma anche lungo l’intera linea del fronte.
Il ministro degli esteri ucraino Andrii Sybiha, che ha preso parte ai colloqui di Gedda, ha affermato di aver parlato con diversi ministri degli esteri dei Paesi dell’Unione Europea “sui risultati dell’incontro miliare”. “Continuiamo a lavorare con i nostri partner europei per raggiungere, insieme agli Stati Uniti, una pace e una sicurezza durature per l’Ucraina e per tutta l’Europa”, ha detto Sybiha in un post sui social media.
We continue to work with our European partners to achieve, together with the United States, long-lasting peace and security for Ukraine and all of Europe.
— Andrii Sybiha 🇺🇦 (@andrii_sybiha) March 11, 2025
In merito all’accordo sui minerali ucraini, a rischio dopo il burrascoso incontro alla Casa Bianca del 28 febbraio tra Trump e Zelensky, Stati Uniti e Ucraina nella dichiarazione congiunta di martedì hanno affermato che lavoreranno per concluderlo il prima possibile. Trump ha detto che l’accordo fornirebbe garanzie di sicurezza implicite, collegando quindi gli interessi economici degli Usa alla sicurezza dell’Ucraina. Gli Usa vorrebbero una quota del 50% dei ricavi derivanti dalla vendita della ricchezza mineraria dell’Ucraina.
Ripresi gli aiuti Usa
In seguito ai colloqui di Gedda, Donald Trump ha dichiarato di essere pronto ad accogliere nuovamente alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E sono ripresi anche gli aiuti militari che erano stati sospesi dopo l’ultimo difficile incontro tenutosi presso la Casa Bianca, lo hanno confermato funzionari ucraini. Dopo che l’Ucraina ha dichiarato di essere pronta ad accettare un cessate il fuoco immediato di 30 giorni, Trump ha poi detto che prevede di parlare con il presidente russo Vladimir Putin questa settimana.
Cosa ha detto la Russia
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’agenzia Tass ha detto che Mosca avrebbe preso le proprie decisioni sul conflitto in Ucraina dopo che Kiev ha dichiarato di essere pronta a supportare la proposta di Washington per il cessate il fuoco di 30 giorni. Zakharova ha voluto specificare: “La definizione della posizione della Federazione Russa non avviene all’estero a causa di alcuni accordi o sforzi di alcune parti. La formazione della posizione della Federazione Russa avviene all’interno della Federazione Russa”.
Gli attacchi prima e dopo Gedda
Martedì, prima dell’incontro in Arabia Saudita con gli Stati Uniti, l’Ucraina ha lanciato il suo più grande attacco con droni su Mosca e la zona circostante, un attacco che è parso come un messaggio: che Kiev può anche sferrare colpi importanti. Oltre 300 droni sono stati abbattuti sulla Russia, uccidendo almeno tre persone e causando una breve chiusura nei quattro aeroporti di Mosca.
Ieri, in seguito all’incontro in Arabia, dopo la dichiarazione dell’Ucraina, la Russia ha lanciato un attacco aereo su Kiev: il sindaco Vitali Klitschko ha affermato che le difese aeree erano impegnate a respingerlo. Il ministero ucraino della trasformazione digitale, citato dall’agenzia di stampa RIA, ha detto che attacchi erano stati segnalati anche su Kharkiv e che erano sono stati emessi avvisi di raid aerei in dieci regioni di Kiev.