Nella giornata di avvio del semi-lockdowm, mentre in Italia esplodevano proteste contro il dpcm di Conte, Napoli è tornata in piazza per la quinta giornata consecutiva.
La manifestazione, iniziata intorno alle 18 di ieri, è proseguita pacificamente in piazza del Plebiscito, dove sono arrivati in un migliaio tra ristoratori, animatori, bartender, scuole di danza, lavoratori, artisti e piccoli imprenditori per dire no alle nuove restrizioni decisi dal governo nazionale.
Dopo un paio di ore di sit-in, i manifestanti in corteo hanno raggiunto la sede della Regione. “Non siamo camorristi”, era scritto sui cartelloni e urlavano alcuni manifestanti. Una risposta a chi, dopo la guerriglia urbana di venerdì, ha attribuito la regia di quelle violenze alla camorra. Anche ieri non sono mancati i cori contro il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Qualche momento di tensione si è registrato quando uno sparuto gruppo di dimostranti ha raggiunto il lungomare e ha invaso la strada. Un uomo è stato bloccato e portato via dalla polizia, ma sarebbe stato solo identificato.
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