Brandelli di carne e ossa penzolanti, dita a pezzi, sangue, mani amputate dai fuochi. Così sono arrivati in ospedale alcuni dei feriti dai botti di Capodanno. Le immagini che abbiamo potuto vedere non sono pubblicabili, scegliamo però di mostrarvi la radiografia di uno dei tanti feriti dai fuochi. Ben 309 in tutta Italia, di cui 90 minorenni. Si tratta del dato più alto degli ultimi 10 anni. È pesante il bilancio della notte di San Silvestro 2025 delle persone costrette a ricorrere alle cure mediche per l’esplosione di petardi e botti. Ad aggravare il quadro, anche le persone colpite da proiettili vaganti, 12 in totale come un anno fa. In totale, per 69 persone si è reso necessario il ricovero in ospedale. Di queste, 34 per conseguenze gravi.

È pesante il bilancio della notte di San Silvestro 2025 delle persone costrette, in tutt’Italia, a ricorrere alle cure mediche per l’esplosione di petardi e botti. Ad aggravare il quadro, anche le persone colpite da proiettili vaganti, 12 in totale come un anno fa. In totale, per 69 persone si è reso necessario il ricovero in ospedale. Di queste, 34 per conseguenze gravi.

Gli interventi in Italia e i feriti

Sono stati quasi 882 in tutt’Italia gli interventi dei pompieri per domare gli incendi nella notte di Capodanno (703 l’anno scorso). Stando ai numeri forniti dal Ministero dell’Interno, nelle giornate del 30 e del 31 dicembre risultano 28 mila e 200 persone controllate, 146 arresti e 520 denunce. E nello specifico: A Roma 800 persone, 61 denunciate e 24 arrestate. A Napoli sono 51 arresti su 2500 controlli, 92 le denunce. A Torino su 5300 controlli, in 71 denunciati e 32 gli arrestati. A Firenze bloccate 8 persone con 104 denunce con 1700 persone controllate. A Bologna arrestate 3 persone con 46 denunce e 6600 controlli. A Palermo le forze dell’ordine hanno denunciato 40 persone, quattro gli arrestati e 800 i controllati. Il numero maggiore si è registrato in Lombardia, con 142. A seguire: l’Emilia Romagna con 109, Veneto e Trentino Alto Adige con 103, Campania 99, Lazio 70, Toscana 70, Piemonte 65, Liguria 61, Puglia 40, Friuli 38 Venezia Giulia 38, Marche 26, Sicilia 25, Calabria 13, Umbria 8, Abruzzo 7, Basilicata 3, Molise 3, nessuno in Sardegna.

A spiccare è il ricovero al Santobono di Napoli di un bambino di soli 2 anni giunto al nosocomio pediatrico con ustioni al torace e al braccio sinistro guaribili in 2 settimane. Sempre a Napoli, dove tra il capoluogo e la provincia i feriti sono stati 36 – secondo i dati ufficiali diramati dalle forze dell’ordine – all’ospedale Vecchio Pellegrini, 3 persone hanno subito l’amputazione totale della mano per le gravi ferite riportate per l’esplosione dei petardi. A questi si aggiunge l’amputazione totale di una mano per un 14enne e il ferimento di un 60enne (in un altro ospedale) che ha subìto l’amputazione parziale di tre dita. Sempre a Napoli un 29enne originario dell’Arabia Saudita, in vacanza in città, è ricorso alle cure mediche all’ospedale San Giovanni Bosco perché centrato alla spalla da un proiettile vagante mentre si trovava nella zona di San Carlo all’Arena.

In Puglia, ad Andria un bambino di 6 anni rischia di perdere la falange delle dita di una mano dopo essere rimasto accidentalmente con una pistola a salve utilizzata dal padre. A Bari un 20enne è stato raggiunto all’addome da un colpo di pistola durante i festeggiamenti, si sospetta al culmine di una lite. A Foggia, un 26enne si è lacerato diverse dita d’una mano e per questo trasportato in ospedale in codice rosso. A Sciacca, in Sicilia, un 31enne ha riportato una grave ferita a un occhio a causa dello scoppio di un bengala esploso in modo accidentale da un amico. A Milano due giovani marocchini e due tunisini, uno di questi minore, sono rimasti feriti a causa dello scoppio di materiale pirotecnico. Il più piccolo ha perso parzialmente un occhio mentre l’altro ha riportato ferite al collo. Entrambi, sono ricoverati in ospedale in codice rosso. A Firenze, 2 le persone accoltellate in strada. Il quadro è mitigato, rispetto al passato, dall’assenza di vittime.

Il raffronto rispetto a un anno fa

Il confronto tra il Capodanno 2025 e il 2024 è impietoso. Un anno fa i feriti furono 279, (27 di questi in modo grave) con 49 ricoveri e un morto. Andando a ritroso nel tempo, questi i dati dal 2012 ad oggi: 595 feriti e 2 morti nel 2012; 622 feriti e 2 morti nel 2013; 361 feriti e nessuna vittima nel 2014; 190 feriti e nessuna vittima nel 2015; 184 feriti e nessuna vittima nel 2016; 184 feriti e nessuna vittima nel 2017; 212 e nessuna vittima nel 2018; 204 feriti e una vittima nel 2019; 79 feriti e un morto nel 2020; 124 feriti e nessuna vittima nel 2021; 180 feriti e nessuna vittima nel 2022. Tra il 2012 e il 2025, denuncia la Società italiana di medicina ambientale “si sono registrati in totale nel nostro Paese 7 morti e 3.803 feriti gravi a causa di petardi, fuochi d’artificio e proiettili vaganti utilizzati nella notte di Capodanno. Non sono – l’aggiunta di Sima – solo gli esseri umani a subire le conseguenze dei Botti: si stima che nell’ultima notte dell’anno siano circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici, che perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi ed esplodenti’’.

Altro aspetto nocivo, quello ambientale. Affermano da Sima: “I fuochi d’artificio esplosi nella sola notte di Capodanno possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti. Le sostanze liberate in atmosfera possono inoltre ricadere al suolo sotto forma di pioggia acida, inquinando terreni, raccolti, laghi, fiumi e persino falde acquifere. I botti di fine anno generano una impennata dell’inquinamento dell’aria: durante tutto l’anno i fuochi d’artificio sono responsabili di circa il 6% di pm10 presente nelle città italiane”.

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