Un ragazzino aveva piazzato una bomba in strada e collocato una testa di maiale in un cantiere. Un minore che sarebbe stato spinto da chi voleva intimorire due imprenditori. I fatti risalgono allo scorso mese di ottobre. Scenario degli episodi intimidatori la città di Vico Equense, comune della costiera sorrentina.
Che la mano di quelle azioni fosse di un bambino di meno di 14 anni di età lo hanno scoperto i carabinieri che, oggi, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ad un imprenditore 38enne del posto già detenuto nel carcere di Poggioreale per altra causa. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata.
L’indagato è accusato di aver fabbricato illegalmente una bomba molotov, di aver indotto un minore non imputabile a portare in un luogo pubblico una bomba molotov e a dare alle fiamme un’autovettura con l’ordigno, e di aver indotto un minore non imputabile a minacciare un imprenditore collocando una testa di maiale in un cantiere.
Era del titolare di un’officina meccanica l’auto andata a fuoco con l’esplosione della bomba. E nell’area in cui era stata trovata la testa di un maiale era in corso la ristrutturazione di un immobile da parte di un’impresa edile. I due episodi hanno dato il via alle indagini dei carabinieri della Sezione operativa della compagnia di Sorrento.
Grazie a filmati registrati dalle telecamere di sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e al contributo di alcuni testimoni, gli investigatori hanno ricondotto i due episodi al minorenne e hanno accertato che il ragazzino dietro minacce era costretto a commettere quei reati da un soggetto che gli inquirenti hanno identificato nell’imprenditore oggi arrestato.
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