Ousman Sonko, leader e deputato del partito di opposizione Pastef, arrestato nei giorni scorsi in Senegal, è tornato a casa. Era stato catturato e posto in stato di detenzione mentre il 3 marzo scorso si recava in tribunale per difendersi da un’accusa di stupro che definisce frutto di un complotto.
Dal giorno del suo arresto le proteste in Senegal si erano intensificate per chiedere la sua liberazione. In udienza stamattina il giudice ha deciso per il suo rilascio. Ma dovrà restare sotto controllo giudiziario. Secondo quanto riportano i giornali locali, il suo passaporto è stato ritirato e non potrà lasciare il territorio nazionale.
A Dakar migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per celebrare la liberazione di Sonko. Si sono riversati in strada per raggiungere Place de la Nation, dove si sono verificati scontri con la polizia. I dimostranti in marcia sembrano non avere alcuna intenzione di porre fine alle proteste. Chiedono la fine del governo, che definiscono autoritario, del presidente Macky Sall e la fine dell’influenza francese sul Paese.
Il capo dello Stato, Sall, in un discorso rivolto alla nazione ha detto che farà uso di tutti i poteri a sua disposizione per riportare la calma e la serenità nel Paese e che la rabbia che si sta esprimendo con le proteste degli ultimi giorni è da imputare alla crisi economica determinata dalla pandemia.
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