“Ciao, e benvenuto pandEmmys”. Così il presentatore Jimmy Kimmell ha dato il via alla cerimonia degli Emmy awards, i cosiddetti “oscar delle serie tv”. Un’ironia calzante, per aprire un’edizione – la 72esima – trasformata dalla pandemia. Davanti a un pubblico assente, in collegamento virtuale con le star e tra sanificazioni e distanze, sono stati annuncianti i vincitori del 2020 degli Emmy.
A trionfare, quest’anno, come miglior serie drammatica, “Succession”, che per la sua categoria ha ottenuto anche i premi per il miglior attore protagonista (Jeremy Strong), la migliore regia (Andrij Parekh) e la miglior sceneggiatura (Jesse Armstrong). Incoronata invece come miglior attrice, per la sua interpretazione in “Euphoria”, la 24enne Zendaya, che ha avuto la meglio rispetto alle favorite Jennifer Aniston e Olivia Colmano, diventando anche la più giovane ad aver conquistato il riconoscimento.
“Schitt’s Creek” è la miglior serie comica del 2020, e per la sua categoria si è aggiudicata i premi per tutte le sezioni: la migliore attrice protagonista (Catherine O’Hara), il miglior attore (Eugene Levy), il miglior attore non protagonista e la migliore sceneggiatura(Dan Levy) e la migliore attrice non protagonista (Annie Murphy).
Tra le miniserie ha dominato “Watchmen”. Per la prima volta vince una serie ispirata a un fumetto, che ha portato a casa 11 statuette, e con “Schitt’s Creek” ha ottenuto il maggior numero di vittorie.
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