In Israele il pellegrinaggio degli ebrei ortodossi sul monte Meron è finito in tragedia. Almeno 44 persone sono morte schiacciate dalla calca e più di 150 sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono anche bambini.
Decine di migliaia di ebrei erano giunti sul monte dove si trova la tomba del rabbino Shimon Bar Yohai per celebrare la festa di Lag B’Omer, ma dopo la mezzanotte una precipitosa fuga, che non si è ancora ben compreso da cosa sia stata determinata, si è trasformata in un disastro.
Secondo quanto dichiarato da un funzionario di polizia al giornale The Times of Israel, i problemi sarebbero iniziati su una passerella scivolosa dove si era creato un sovraffollamento.
Prima del caos, i religiosi si alternavano davanti alla tomba e accalcati in un’arena ballavano e cantavano a un concerto organizzato per l’occasione.
שיא ההילולה pic.twitter.com/ozriDsPBsI
— Rubi Hammerschlag | רובי המרשלג (@rubih67) April 29, 2021
A un certo punto dei video mostrano la caduta di lamiere e il panico generale nei volti della gente. E il seguito è quello che conosciamo oggi, fatto di morti e feriti. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, lo ha definito “un terribile disastro”.
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Almeno 44 morti e decine di feriti: è il bilancio dell’incidente avvenuto ieri notte durante una celebrazione religiosa ebraica sul monte Meron, in Galilea. All’origine della tragedia il fuggi fuggi generale e la calca le cui cause non sono ancora chiare. pic.twitter.com/54Xo2diSXa
— Asiablog.it (@Asiablog_it) April 30, 2021
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