Se ne raccomanda la somministrazione solo dai 60 anni in su. È quanto ha comunicato il Comitato tecnico scientifico sul vaccino Astrazeneca. Coloro che hanno già avuto la prima dose e non superano quest’età, potranno ricevere la seconda dose del vaccino Pfizer o Moderna.
Nuovi casi di trombosi in persone giovani che erano state vaccinate con Astrazeneca hanno spinto il Cts a adottare tale decisione. È di oggi la notizia della morte di una giovane ligure di 18 anni deceduta per complicazioni sorte dopo l’inoculazione del vaccino inglese. Sul caso sono in corso indagini dei carabinieri.
A marzo, dopo una sospensione della vaccinazione con Astrazeneca, decisa in seguito alla segnalazione di alcuni casi di trombosi registrati dopo la somministrazione di una dose, l’Agenzia europea del farmaco sostenne che “il vaccino può essere associato a casi molto rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine”, ma che il vaccino non aumentava il rischio di trombosi e, in ogni caso, i benefici apportati dall’utilizzo del vaccino “sono superiori ai rischi di effetti collaterali”. “Il vaccino è efficace e sicuro”, assicurò l’Ema che, comunque, sottolineò come la maggioranza delle trombosi si era verificata in persone sotto i 55 anni di età, e principalmente donne.
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