Le diseguaglianze tra Paesi nel mondo si riflettono anche sulle campagne vaccinali in corso contro il Covid19. Le vaccinazioni, ad oggi, continuano a procedere più lentamente nei Paesi più poveri. “La mancanza di equità nei vaccini ha dimostrato che in una crisi, i Paesi più poveri non possono fare affidamento sui Paesi che producono vaccini per soddisfare i propri bisogni”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Vaccine inequity has demonstrated that in a crisis, low-income countries can’t rely on vaccine-producing countries to supply their needs.
Delighted to announce with my brother President @CyrilRamaphosa, that we’re in discussions to establish a technology transfer hub in 🇿🇦. https://t.co/D8xL6fU5xU pic.twitter.com/ikVNUGVz9h— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) June 21, 2021
“52 città in Africa non hanno iniziato a vaccinare”, ha affermato Ghebreyesus intervenendo al Qatar Economic Forum. E ha parlato della necessità di supportare la vaccinazione in questi paesi per porre fine alla pandemia. “Bisogna costruire la capacità, non solo per i vaccini Covid19 ma anche per altri vaccini e prodotti sanitari”, ha poi aggiunto.
Un hub per creare il vaccino in Sudafrica
Per far fronte alla carenza di vaccini, in Sudafrica l’Organizzazione mondiale della sanità e i suoi partner Covax stanno lavorando insieme a un consorzio sudafricano, a una rete di università e ai Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, per creare un hub di trasferimento tecnologico del vaccino mRNA Covid. La creazione dell’hub, per l’Oms, consentirebbe di aumentare la produzione del vaccino e garantirebbe un accesso più equo alla vaccinazione contro il Covid19.
Gli hub di trasferimento tecnologico sono strutture di formazione in cui la tecnologia viene stabilita su scala industriale e viene eseguito lo sviluppo clinico. I produttori dei paesi a basso e medio reddito interessati possono ricevere formazione e tutte le licenze necessarie per la tecnologia. Sono l’Oms e i partner che portano il know-how di produzione, il controllo di qualità e le licenze necessarie a un’unica entità – l’hub – per facilitare un trasferimento tecnologico ampio e rapido a più destinatari.
“La pandemia ha rivelato l’intera portata del divario vaccinale tra le economie sviluppate e quelle in via di sviluppo e come tale divario può minare gravemente la sicurezza sanitaria globale. Questa iniziativa storica è un importante passo avanti nello sforzo internazionale per costruire lo sviluppo di vaccini e la capacità di produzione che metterà l’Africa sulla strada dell’autodeterminazione. Il Sudafrica accoglie con favore l’opportunità di ospitare un hub di trasferimento di tecnologia vaccinale e di sfruttare le capacità e le competenze già esistenti nel continente per contribuire a questo sforzo”, ha dichiarato il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.
“Questa è una grande notizia, in particolare per l’Africa, che ha il minor accesso ai vaccini. Il Covid19 ha evidenziato l’importanza della produzione locale per affrontare le emergenze sanitarie, rafforzare la sicurezza sanitaria regionale ed espandere l’accesso sostenibile ai prodotti sanitari” ha commentato il direttore generale dell’Oms, Ghebreyesus.
Altri hub in arrivo in Paesi poveri
L’Oms ad aprile aveva invitato ad aderire a una manifestazione di interesse per ospitare un hub tecnologico e per fornire la tecnologia necessaria per i vaccini mRNA. Sono arrivati a 28 i Paesi che hanno risposto, di cui 25 a basso e medio reddito che potrebbero presto ricevere la tecnologia per produrre in loco i vaccini.
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