Fonte foto: pixabay

Il ritiro dall’Afghanistan era stato deciso a febbraio del 2020 con un accordo di pace firmato a Doha con i talebani sotto la presidenza di Donald Trump. Ma nessuno immaginava che l’avanzata dei fondamentalisti islamici potesse essere così rapida e che non avesse incontrato alcuna resistenza da parte dell’esercito afghano, del suo governo e del suo popolo che da due giorni scappa dai talebani perfino aggrappandosi agli aerei in fase di decollo.

L’obiettivo della missione era combattere il terrorismo, non costruire una nazione, è stata questa in sostanza la difesa del presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, che ieri dalla Casa Bianca ha esposto le sue prime osservazioni su quanto sta accadendo in Afghanistan. “Le truppe americane non possono e non devono combattere in una guerra e morire in una guerra che le forze afghane non sono disposte a combattere da sole”, ha detto.


L’accordo stipulato da Trump prevedeva il ritiro delle truppe per maggio scorso. Biden aveva differito la data al prossimo 11 settembre, giorno del 20esimo anniversario degli attacchi terroristici negli Usa che hanno portato le truppe internazionali a invadere l’Afghanistan. Era stato il presidente George Bush ad autorizzare l’intervento militare nel 2001, ed oggi ha affermato di “osservare con profonda tristezza i tragici eventi che si stanno svolgendo in Afghanistan”.

Sta facendo molto discutere la modalità con cui gli Stati Uniti stanno gestendo  l’evacuazione dall’Afghanistan e tantissime sono le domande, i dubbi, sull’utilità di 20 anni di una missione internazionale dispendiosa in termini economici e di vite umane. Le immagini degli elicotteri degli Usa che sorvolano l’ambasciata americana a Kabul ricordano la partenza dell’America da Saigon in Vietnam, nel 1975. E Biden, solo un mese fa, durante una conferenza stampa rispondendo sul ritiro dall’Afghanistan, aveva detto: “I talebani non sono l’esercito vietnamita del nord. Non sono lontanamente paragonabili in termini di capacità. Non ci saranno situazioni in cui vedremo le persone evacuate dal tetto di un’ambasciata degli Stati Uniti dall’Afghanistan. Non sono comparabili”.

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