Nove vittime sul lavoro in 24 ore in Italia: oggi tre in poche ore, ieri sei. Continuano ad essere allarmanti i numeri delle morti bianche in Italia. Il primo lavoratore a perdere la vita nella giornata odierna è stato Pietro Vittoria. L’uomo stava lavorando all’installazione di un cantiere sull’autostrada Bologna-Taranto quando un tir intorno alle 8 lo ha investito tra Poggio Imperiale e San Severo (Foggia). “Il cantiere era correttamente presegnalato”, ha sottolineato Autostrade nel comunicato con cui ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’operaio. Vittoria, 47 anni, operaio di una ditta di Nola (Napoli) e originario del comune di Maddaloni, nel Casertano, era sposato e padre di due figli. Nell’incidente sarebbero rimasti coinvolti anche altri due operai: uno leggermente ferito, l’altro illeso.
Dopo poco, altri due uomini hanno perso la vita lavorando: ancora in Puglia, a Mesagne (Brindisi), un 41enne impegnato nella rimozione di un solaio, e a Roma un operaio edile di 47 anni è caduto da un’impalcatura. Il primo, Benito Branca, stava lavorando in un edificio in corso di ristrutturazione quando una parte della struttura è ceduta e gli è crollata addosso. Il secondo, invece, è precipitato dall’undicesimo piano di un edificio all’Eur.
Appena ieri sei persone erano morte sul lavoro: due operai all’ospedale Humanitas di Rozzano, il titolare di un’officina a Nichelino (Torino), un imprenditore agricolo di 52 anni a San Giuliano (Pisano), un imbianchino di 52 anni nel Padovano e un camionista di 52 anni rimasto schiacciato dal suo tir a Capaci (Palermo). Nove morti sul lavoro in 24 ore.
In tutti i casi le indagini degli inquirenti dovranno ricostruire la dinamica dei fatti, stabilire se erano state rispettate le misure di sicurezza sul lavoro, se ci sono delle responsabilità nella morte dei lavoratori e in capo a chi.
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