Fonte foto: MFA Russia - Twitter

Il timore che la Russia voglia invadere l’Ucraina è crescente da settimane. Dal Cremlino negano. Ma i soldati che Putin sta schierando a masse lungo i confini fanno ipotizzare altro. Il presidente russo è contrario all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, l’alleanza militare delle potenze occidentali, e da tempo minaccia di intervenire per impedirlo.

Ai circa 100mila soldati già posizionati al confine con l’Ucraina, si aggiungeranno quelli che stanno arrivando nella Bielorussia amica di Putin. Lukashenko nei giorni scorsi ha annunciato che i soldati russi parteciperanno a esercitazioni militari congiunte che avverranno anche vicino alla frontiera con l’Ucraina.

Pertanto, di fatto la Russia in questo momento circonda militarmente l’Ucraina: ha soldati alla frontiera est del Paese, a nord (confine con la Bielorussia), e a sud dove dal 2014 controlla la Crimea e parti del Donbass.

Pur continuando a negare una invasione dell’Ucraina, Putin ha parlato di “appropriate misure di ritorsione tecnico-militare” se continua quello che definisce l’approccio aggressivo dell’Occidente. In un articolo pubblicato a luglio scorso, nel sottolineare la storica unità tra Russia e Ucraina, sosteneva che “l’Ucraina è stata trascinata in un pericoloso gioco geopolitico volto a trasformare l’Ucraina in una barriera tra Europa e Russia, un trampolino di lancio contro la Russia”. Lo definisce un progetto “anti-Russia”. “Che non accetteremo mai”, scrive.

Putin ha parlato più volte con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Gli Stati Uniti sono il Paese capofila della Nato. Funzionari russi hanno incontrato le controparti di sicurezza statunitensi, della Nato ed europee, ma la Russia ritiene che il rifiuto occidentale delle sue richieste sta portando a un “vicolo cieco” senza motivo.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo in una conferenza stampa a Berlino, ieri, ha ribadito l’impegno a dialogare con la Russia ma ha confermato che non scenderà a compromessi sui principi fondamentali per la sicurezza europea. Stoltenberg ha quindi avvertito che il rischio di un conflitto in Europa rimane reale a causa del continuo accumulo di militari della Russia, inspiegabile e ingiustificato”, in Ucraina e dintorni. “Gli alleati della Nato chiedono alla Russia di diminuire l’escalation”, ha affermato. “Qualsiasi ulteriore aggressione – ha detto – avrà un costo elevato per Mosca”.

Il segretario generale della Nato ha dichiarato che si farà ogni sforzo per trovare una via politica da seguire, ma ha anche riferito: “Siamo inoltre pronti a riprendere lo scambio di briefing sulle esercitazioni e sulle nostre rispettive politiche nucleari e gli alleati sono pronti a discutere di controllo degli armamenti, disarmo e non proliferazione”.

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