Kiev si è svegliata il fragore di nuove esplosioni. Dei boati si sono sentiti anche a Lviv, città nell’Ucraina occidentale. Nella capitale sarebbe stato colpito il distretto di Darnytskyi. A riferirlo è stato il sindaco Vitali Klitschko, che ha usato l’app di messaggistica istantanea di Telegram per comunicarlo. Non è ancora chiaro se ci sono vittime.
La Russia ha poi affermato di aver colpito un impianto per la produzione di missili antiaerei e anti-nave fuori da Kiev. Il raid è arrivato a distanza di qualche giorno dall’attacco alla nave da guerra russa Moskva, affondata mercoledì nel Mar Nero: l’Ucraina dice di averla colpita con dei missili, la Russia invece sostiene che un incendio a bordo ha causato l’affondamento
Il capo della polizia di Kiev ha affermato che, da quando Kiev è stata liberata dalle forze russe, nella capitale sono stati trovati morti circa 900 civili. Secondo l’Onu, dall’inizio della guerra in Ucraina sono state ufficialmente registrate 4.633 vittime civili e che il numero reale potrebbe essere molto più alto.
A Mariupol la situazione continua ad essere disastrosa. Continuano i combattimenti, ma la difesa ucraina sembra essere in difficoltà. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk ha dichiarato che i russi non l’hanno catturata completamente, ma ha confermato che “la situazione è difficile”: “L’esercito russo – ha affermato – fa costantemente appello a unità aggiuntive per assaltare la città”.
Intanto da Mosca arrivano nuove minacce contro gli Stati Uniti e gli alleati: il Cremlino ha avverte di “conseguenze imprevedibili” se continueranno a fornire armi all’Ucraina.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, teme che la Russia possa colpire il suo Paese con un attacco nucleare. Il Cremlino in precedenza ha rivelato che vi ricorrerebbe solo di fronte a una “minaccia esistenziale”.
Se vuoi sostenere tell, inviaci una donazione o scrivici a info@tellonline.it per la tua pubblicità sul nostro sito.