Erano circa le 5 (ora italiana) quando a Kiev hanno iniziato a sentire di nuovo delle esplosioni. A distanza di settimane dagli ultimi bombardamenti, le truppe russe sono tornate all’attacco della capitale dell’Ucraina. Il sindaco di Kiev, Vitali Kiltchko, ha detto che le esplosioni sono avvenute a ovest del centro, nei distretti di Darnytskyi e Dniprovskyi, e che almeno una persona è rimasta ferita. L’agenzia di stampa Reuters riporta che la Russia ha lanciato missili dal velivolo Tu-95 dal Mar Caspio. L’attacco ha preso di mira le infrastrutture ferroviarie di Kiev.
La battaglia, intanto, resta intensa nel Donbass. A Severodonetsk la situazione è rimasta “estremamente difficile”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La cattura della città da parte delle forze russe consegnerebbe l’intera regione di Luhansk ai separatisti filorussi e al Cremlino. Il governatore di Luhansk, Serhiy Haidai, ha affermato che le forze russe stanno facendo saltare in aria i ponti sul fiume per impedire all’Ucraina di portare rinforzi militari e fornire aiuti ai civili.
Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa Tass, il presidente della Russia Vladimir Putin, intervenendo in un canale televisivo di stato Rossiya-1, ha minacciato di colpire nuovi obiettivi se gli Stati Uniti dovessero fornire all’Ucraina missili a lungo raggio.